I Testi Scolastici di Beppe Fenoglio
Beppe Fenoglio (Alba 1922-Torino 1963) è stato partigiano e voce della resistenza italiana con i suoi scritti. Partecipò in prima persona all’assedio per liberare la sua città natale e successivamente descrisse quei momenti in “I ventitré giorni della città di Alba”. Della sua attività di autore disse: “Scrivo per un'infinità di motivi. Non certo per divertimento. Ci faccio una fatica nera. La più facile delle mie pagine esce spensierata da una decina di penosi rifacimenti.” Nel 1954, ritrasse la realtà della vita contadina di primo novecento in “La malora”. Il primo riconoscimento ufficiale lo ottenne invece con “Primavera bellezza” del 1959. Vinse, infatti, con questo racconto il premio Prato. Sofferente da anni, si spense prematuramente nel febbraio del 1963. Il successo e l’apprezzamento delle sue qualità di scrittore gli furono per lo più attribuiti postumi. Molte delle sue opere furono pubblicate dopo la sua scomparsa. “Un giorno di fuoco”, una raccolta di racconti, uscì pochi mesi dopo la sua morte e “Il partigiano Jonny" fu pubblicato la prima volta solo nel 1968. Il romanzo racchiude al meglio due delle principali caratteristiche dei suoi lavori: la trama dedicata alla guerra partigiana e l’adozione di un nuovo stile di prosa. La lingua di Fenoglio è costituita da anglicismi, parole inventate e termini arcaici e desueti. La sua straordinaria capacità di narrare gli anni di guerra e lotta è stato un elemento apprezzato da pubblico e critica. In riferimento al suo libro “Una questione privata”, Calvino disse: “c'è la Resistenza proprio com'era, di dentro e di fuori, vera come mai era stata scritta, serbata per tanti anni limpidamente dalla memoria fedele, e con tutti i valori morali, tanto più forti quanto più impliciti, e la commozione, e la furia”.