I Testi Scolastici di William Shakespeare

“Finché resta Shakespeare la letteratura è salda”. Emily Dickinson ha racchiuso in questo breve aforisma il valore dell’opera di Shakespeare nel teatro e nella letteratura mondiale. Da un punto di vista bibliografico poche sono le informazioni che abbiamo a disposizione. Sappiamo che il Bardo, nato a Stratford- upon-Avon nel 1564, era già conosciuto nell'ambiente teatrale nel 1592. “Tito Andronico”, “Enrico VI”, “Riccardo III” e “Giulio Cesare” sono i suoi drammi di filone storico più celebri. “La commedia degli errori” e “La bisbetica domata” sono di difficile datazione ma di certo appartenenti alle prime opere scritte. “Romeo e Giulietta” è invece la tragedia lirica più nota di tutti i tempi. L’osteggiato amore tra i giovani Giulietta e Romeo e il conflitto tra le loro famiglie sono diventati una pietra miliare della letteratura. “Sogno di una notte di mezza estate”, “Molto rumore per nulla” , “Le allegre comari di Windsor”, appartengono al filone delle commedie e sono caratterizzati da frequenti giochi di parole, ossimori e il ripetuto uso di figure retoriche. L’ascesa al trono di Giacomo I nel 1603 implicò nuovo slancio e nuovi finanziamenti per il teatro e questo influenzò positivamente anche il Bardo, che decise di dedicargli alcuni tra i suoi drammi più intensi e affascinanti. “Essere o non essere: questo è il problema” è il verso più conosciuto della tragedia “Amleto” composta in questi anni. La storia di ambizione, brama di potere e istigazione di “Macbeth” prese vita nel medesimo periodo, così come “Otello”. Shakespeare affiancò all'attività teatrale anche la composizione di sonetti e nel 1609 pubblicò centocinquataquattro composizioni varie per metrica e temi. “Pericle, principe di Tiro”, “La tempesta” e “Il racconto d’inverno” segnarono gli ultimi anni di lavoro e un cambiamento di stile: il lieto fine e la riconciliazione tra i personaggi caratterizzano infatti queste opere. Il “Riccardo III”, iniziato già nel 1588, fu completato sempre nei suoi ultimi anni. Shakespeare spirò il 23 aprile 1616.