Il barone rampante

Il libro appartiene a quella "trilogia" composta dallo scrittore avente come protagonisti personaggi dell'età medievale e trama che si svolge proprio in quest'epoca. Come tale, la storia è apprezzabile anche da lettori di più giovane età, visto anche lo stile raffinato ma non difficile nella scrittura. Una lettura in età più adulta o prossima ad essa permette di cogliere meglio le sfumature della storia e la personalità del protagonista, così da coglierne anche i messaggi sottintesi.

Ho studiato negli anni novanta questo romanzo di Calvino e nonostante tutto ricordo ancora la trama e i suoi personaggi. Cosimo è un ragazzino che sale su un albero e decide di non scendere mai più, vive la sua vita tra gli alberi, si costruisce una casa, s'innamora, la sua vita è in mezzo alla natura. Calvino racconta la sua storia con il suo solito garbo e il suo grandissimo talento. Era tra i miei autori preferiti dell'infanzia

Una storia fantastica, un'ideale di vita che rimanda al mito del buon selvaggio roussoniano, una filosofia ed una satira al mal costume sociale, una polemica verso la scienza ed i lumi, ecco il barone che vive abarbicato sui rami degli alberi ma che pur soffrendo per questa sua decisione, si mantiene fedele alla sua indole e non accetta compromessi. Un romanzo che commuove e sorprende, uno dei migliori della nostra letteratura.

Uno dei classici della letteratura italiana che può essere considerato un testo universale. Il Barone Rampante è un testo adatto a tutti, da giovani ad adulti, grazie alla sua fantasiosa trama, a un incredibile personaggio che è ormai entrato a far parte dell'immaginario collettivo e ad una divertente storia d'amore. Non di meno, il messaggio di anticonformismo e accettazione della diversità.

Cosimo era il giovanissimo barone discendente dal casato di Rondò, famiglia anticamente nobile, ma ormai decaduta, la quale possedeva una grande tenuta nel paesino di Ombrosa. In seguito a una banale discussione con il padre, Cosimo decise di scappare, rifugiandosi su uno degli alberi che si trovavano nel suo giardino. Trascorse tutta la notte dormendo fra i rami e destando il massimo stupore nei suoi familiari. Più volte i suoi genitori e il fratellino Biagio tentarono di farlo scendere ma egli non prestava minimamente ascolto alle loro parole. Le vicende si svolgono nel paesino immaginario di Ombrosa, a partire dal 15 giugno del 1767. Gli ambienti sono descritti accuratamente e quasi tutto il racconto ha luogo sugli alberi, dove Cosimo decise di trascorrere tutta la sua vita senza mai mettere piede a terra. Il protagonista è il barone Cosimo, un ragazzo determinato e astuto che fin da piccolo supera i limiti che la vita familiare gli impone. Già da adolescente decide infatti che la propria vita non seguirà il suo normale corso, ma prenderà una piega del tutto originale; non è una vita da selvaggio quella che lui sceglie, ma una vita da “diverso” che contrasta con la monotonia del mondo in cui vive. Cosimo diventa rapidamente un uomo colto e indipendente, amichevole e generoso con tutti quelli che incontra. Libro molto bello di Calvino, che affronta l'ottusità della gente, l'abitudine insuperabile alle convenzioni, la possibilità di vivere anche fuori da esse in una diversità normale. Siamo abituati a definire 'diverso' tutto quello che non rientra nei nostri schemi e nelle nostre abitudini. Non sarebbe sempre il caso di riflettere un attimo prima di emettere un giudizio? Il protagonista dà infatti subito l'idea del ribelle al quale un paio di ceffoni non farebbero che bene. Poi, con il passare delle pagine ottimamente scritte da Calvino, lo si comincia ad amare ed ammirare. Al punto che i diversi sembrano coloro che vivono a terra e non sugli alberi come il barone Cosimo, oppure noi che stiamo leggendo comodamente sul divano......

"Si conobbero.Lui conobbe lei e se stesso, perchè in verità non s'era mai saputo.E lei conobbe lui e se stessa, perchè, pur essendosi saputa sempre, mai s'era potuta riconoscere così.."