I Testi Scolastici di Luigi Pirandello

Luigi Pirandello (Girgenti 1867- Roma 1936) rivoluzionò il modo di fare teatro e nel 1934 fu insignito del premio Nobel per la letteratura. Dopo la laurea all’Università di Bonn, si trasferì a Roma e qui lavorò come pubblicista e sceneggiatore per il cinema. Nel 1904 pubblicò il suo primo romanzo “Il fu Mattia Pascal” , dove il flashback è l’espediente principale per raccontare le vicende del protagonista. L’opera, pur tradotta immediatamente in diverse lingue, non ebbe il plauso della critica. L’interesse per il teatro emerse negli anni seguenti e portò Pirandello a fondare la propria compagnia teatrale. Il teatro pirandelliano partì dalla commedia borghese e con il tempo si evolse verso drammi e tragedie dalle tinte sempre più fosche e cupe. Nelle sue sceneggiature particolare attenzione fu data alla lingua. Pirandello, a differenza del Manzoni, ritenne che l’italiano dovesse essere una lingua aperta agli influssi regionali. “Liolà”, “Così è (se vi pare)”, “Sei personaggi in cerca d'autore”, “Enrico IV” sono solo alcune delle pièce che in quegli anni sancirono il successo di Pirandello come drammaturgo. Nel frattempo, nel 1925, tornò nuovamente alla narrativa con “Nessuno, uno e centomila”, romanzo ideato in realtà una decina d’anni prima. L’affermazione definitiva del drammaturgo siciliano fu sancita nel 1929, quando divenne Accademico d’Italia, e nel 1934 quando vinse il premio Nobel. La fama fu in parte oscurata dalla sua iscrizione al Partito fascista. Nonostante le critiche del mondo intellettuale nazionale ed internazionale, Pirandello fu tra i primi firmatari del Manifesto degli intellettuali fascisti. Per buona parte della critica moderna, i suoi scritti non sono da considerarsi però influenzati dall’adesione alla filosofia fascista. Molte delle sue opere teatrali furono anche trasportate sul grande schermo. Proprio mentre seguiva le riprese di “Il fu Mattia Pascal”, curate dal regista belga Pierre Chenal, si ammalò di polmonite. Già precedentemente debilitato, Pirandello morì il 10 dicembre del 1936.