Filtri
Antonioni Michelangelo
Caridei Nietta
Pavese Cesare
Tesio Giovanni
Einaudi Scuola
Herbita
Loescher
Simone per la Scuola
(non definito)
Altro
Scolastici
Bambini e ragazzi
Da 5 a 10 euro
Da 10 a 20 euro
Autori1
Antonioni Michelangelo(1)
Caridei Nietta(1)
Pavese Cesare(5)
Tesio Giovanni(1)
Editori0
Einaudi Scuola(1)
Herbita(1)
Loescher(2)
Simone per la Scuola(1)
Aree disciplinari0
(non definito)(5)
Formato0
Altro(5)
Tipologia0
Scolastici(5)
Categorie0
Bambini e ragazzi(5)
Fasce di prezzo0
Da 5 a 10 euro(3)
Da 10 a 20 euro(2)

I Testi Scolastici di Cesare Pavese

Cesare Pavese (Santo Stefano Belbo 1908-Torino 1950) è stato uno dei maggiori scrittori italiani del secondo dopoguerra. È stato anche, con Fernanda Pivano, il principale traduttore di romanzi americani moderni in italiano. Grazie a lui giunsero in Italia i testi di Melville, Dos Passos, Steinbeck e Stein. Nel 1930 si laureò in Lettere con una tesi sulla poetica di Whitman e pubblicò il libro “I mari del sud”. Nel giro di pochi anni, Pavese si trovò impegnato nella docenza, nell’editoria con il gruppo Einaudi e nella scrittura. Nel 1936, uscirono le innovative liriche di “Lavorare stanca”. Versi lunghi, quasi prosaici e dal ritmo anapestico, stravolsero la tradizione italiana. Durante il regime, fu costretto a prendere la tessera del partito fascista per proseguire la sua attività di insegnamento. Fu comunque incarcerato e costretto al confino. L’esperienza di questi anni fu descritta nel suo primo romanzo: “Il carcere”. Fu con “Paesi tuoi”, uscito nel 1941, che rivoluzionò la prosa italiana. Il tema e il linguaggio crudo, quasi violento, e dalle forti sfumature dialettali sancirono uno strappo con la precedente tradizione letteraria. L’opera assomigliava alla scrittura semplice e asciutta dei romanzi americani novecenteschi. Durante gli anni della guerra, Pavese si avvicinò al partito comunista e iniziò a collaborare con «L’Unità». Tra il 1945 e il 1949 pubblicò “Feria d’agosto”, “Dialoghi con Leucò”, “La casa in collina”, “Il diavolo sulle colline” e il suo ultimo romanzo “La luna e i falò”. Nel 1950 vinse il Premio Strega con il romanzo: “La bella estate”. Il testo è un trittico composto da tre brevi racconti, pubblicati o stesi durante gli anni quaranta. Depresso da tempo, Pavese si suicidò la notte del 26 agosto 1950 in un albergo di Torino.

Leggi la bioMostra meno